Gabriel Macht

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Gabriel Macht

Gabriel Swann Macht (New York, 22 gennaio 1972) è un attore statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato nel Bronx, borough di New York, in una famiglia ebraica[1], è il figlio dell'attore Stephen Macht e della sua consorte Suzanne Victoria Pulier. All'età di cinque anni si trasferisce con la famiglia in California, dove cresce e frequenta le scuole, diplomandosi e laureandosi poi presso la Beverly Hills High School e il Carnegie Mellon College of Fine Arts. Esordisce a soli otto anni sotto il nome di Gabriel Swann in Why Would I Lie?, per il quale riceve una nomination agli Young Artist Awards.

Torna al cinema all'età di ventisei anni con un piccolo ruolo nel film L'oggetto del mio desiderio, nel 2000 interpreta William Holden nel film tv The Audrey Hepburn Story, in seguito prende parte a film come Gli ultimi fuorilegge, La regola del sospetto e Una canzone per Bobby Long.

Dopo aver recitato in The Good Shepherd e Perché te lo dice mamma, è il protagonista, Danny Colt/The Spirit, nell'adattamento cinematografico del fumetto The Spirit.

Dal 2011 al 2019 è il protagonista di Suits, in cui interpreta l'avvocato Harvey Specter.

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2004 è sposato con la modella-attrice Jacinda Barrett. La coppia ha avuto una bambina, Satine Anais Geraldine, nata il 20 agosto del 2007. Il 26 febbraio 2014 è nato il loro secondo figlio, Luca. È amico di lunga data di Sarah Rafferty, sua co-star in Suits, i due si conoscono dal 1993. Inoltre sono molto amiche anche le loro rispettive figlie.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Gabriel Macht è stato doppiato da:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bloom, Nate, Jews in the News: Dan Fogelman, Jason Segal & Stephen Macht, su letmypeoplegrow.org. URL consultato il 26 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2011).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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